Artista di talento ed estremamente singolare nella realizzazione delle sue opere, Alessandra Zorzi ha dato vita ad una serie di dipinti creati con varie tecniche, dove ha riprodotto gli Arcani Maggiori.
Per la Zorzi gli Arcani, così come tutta la serie dei Tarocchi, non sono da interpretare ma sono rappresentativi di un ciclo organico visionario che fa parte del suo modo di vedere l’aspetto magico e suggestivo delle carte. Per lei Il Matto, la Morte e il Diavolo e tutti gli altri Tarocchi rivelano un’energia che si associa ad un connubio artistico in grado di far immaginare quella magia speciale che in pochi riescono a percepire.
L’idea che ha Alessandra Zorzi dei Tarocchi è realizzata con 30 opere tra olii, disegni, acquerelli, arazzi digitali e videoproiezioni che sono state raccolte qualche tempo fa in una mostra a Roma che ottenne un successo inaspettato. Molti i critici d’arte che hanno provato a comprendere quanto la Zorzi fosse coinvolta dal mistero dei Tarocchi, un universo che l’ha conquistata a cui si è sottoposta come spettatrice e mai come interprete.
Claudio Strinati, artista contemporaneo e curatore della mostra, molto attento ad alcune rivelazioni del suo ambiente, ha definito le opere della Zorzi come legate ad un mondo visionario, ma soprattutto stellare, che definisce gli Arcani Maggiori quasi delle costellazioni atipiche da vivere e a cui appassionarsi: "Alessandra Zorzi presenta la serie degli Arcani Maggiori come un ciclo organico secondo la sua tipica impostazione, visionaria e incantata, immersa in una costellazione di immagini archetipiche."
Per l’artista i Tarocchi sono dei mezzi con cui suggestionarsi, convinta che rivelino l’accesso ad un mondo parallelo quasi magico in grado di far svegliare quella parte d’inconscio che nella vita quotidiana tendiamo a sopprimere per paura o solo perché rivelatrice di aspetti che possono farci apparire diversi da come siamo veramente. Artista eclettica ma anche architetto di successo ed esperta di videoproiezioni, Alessandra Zorzi è nata a Treviso ma vive a Milano da anni; la sua mostra sugli Arcani Maggiori è stata accolta con entusiasmo anche dagli addetti ai lavori, che hanno visto nel suo lavoro un modo per rendere i Tarocchi qualcosa di estremamente attuale.
Lo stesso Strinati ha definito il suo operato esclusivo nel suo genere, un invito alla riflessione su un modo ancora oggi demonizzato da una certa opinione pubblica e non vissuto secondo i suoi canoni reali: "Gli Arcani contengono tutta la vita e tutte le illusioni di cui un essere umano si possa nutrire. Sono ingannevoli e insieme rivelatori di verità forse altrimenti inconoscibili. E l’artista li legge proprio in questa chiave".
La mostra "IL MATTO, LA MORTE E IL DIAVOLO" curata proprio dal Prof. Claudio Strinati è stata realizzata nel 2013 a Roma. Presentata al Vittoriano, ha riportato all’interesse comune il mondo dei Tarocchi visti da un punto di vista decisamente artistico, oltre che nelle sue vesti esoteriche che in alcune circostanze sono vittime di critiche sterili. Le immagini rappresentate sui Tarocchi hanno un loro significato ma anche una valenza storica rilevante che non andrebbe mai sottovalutata.